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bambini, blog, film, giorno della memoria, libri, Pensieri, ricordo, riflessioni, shoah
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
– Joyce Lussu, 1944
Sono tantissime le letture che raccontano la Shoah: biografie, saggi, storie di fantasia, memorie di un vissuto ancora nitido per chi è sopravvissuto e che non potrà mai essere dimenticato.
Di seguito trovate qualcosa di molto simile a un piccolo consiglio, una selezione di cinque libri approdati anche al cinema/televisione che io personalmente ho apprezzato molto:
- La chiave di Sara ➺ romanzo | film
- Il pianista ➺ romanzo | film
- Il bambino con il pigiama a righe ➺ romanzo | film
- A voce alta – The reader ➺ romanzo | film
- L’aritmetica del diavolo ➺ romanzo | film
Non c’è altro da aggiungere, se non una cosa, un dovere di tutti: ricordare.
Bello, da condividere!
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Fai pure! :D
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Fatto! 😉
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In darkness, Schindler’s List e Diplomacy che sebbene non abbia come soggetto la shoah ha la capacità di rappresentare tutta la follia degli uomini nel perseguire un progetto assurdo e violento : la distruzione di Parigi nonostante tutto (gli alleati sono ormai alle porte di Berlino, ma Hitler ordina ugualmente l’ennesima carneficina). Fortunatamente il generale preposto si lascia convincere e tre milioni di francesi si salvano grazie ad un diplomatico svedese!
Bellissima pagina Giorgia : mai dimenticare, sarebbe come morire ogni giorno!
Ciao
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Grazie! Soprattutto per aver citato altri capisaldi sull’argomento. :)
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Ho visto la chiave di Sara e il bambino con il pigiama a righe, ed entrambi i film mi hanno lasciato tanto a riflettere… continuiamo a non dimenticare mai.
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Anche a me, sono due storie diverse ma unite nella tragedia.
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Infatti…
Un abbraccio :)
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A te! Buona notte :)
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Dolce notte :)
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Pingback: Ci sono giorni – Fotogrammi e Pentagrammi
Molto molto bello, toccante
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Tutti i libri e film citati sono estremamente veritieri e tutti lasciano il lettore/spettatore, riflettere su ciò che è accaduto e non dovrebbe mai essere scordato
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