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Ogni tanto ci provo.
È una tentazione che nasce nelle notti più torride, quelle dove il ventilatore puntato addosso muove solo aria calda; quelle dove i dubbi e le incertezze che di giorno se ne stanno rinchiusi, poi ti ballano in testa fino all’alba.
Mi rigiro una, due, tre volte. Trovo una posizione che dopo qualche minuto si rivela la più scomoda mai tentata. Allora lo faccio.
Allungo una mano verso il bordo del letto alla ricerca di un po’ di frescura. La lascio scivolare sul coprimaterasso, temporeggio. Stacco piano piano le dita dalla parete morbida, le lascio penzolare nel vuoto; il pollice è l’ultimo. Poi tocca al palmo, infine al polso. È fatta. La sensazione di disagio è istantanea: entra dai polpastrelli, si arrampica lungo le falangi. Nel buio, la mano giù dal materasso sembra quasi un invito, e in quell’abisso stretto tra letto e comodino non c’è nulla a cui aggrapparsi.
La mano giù dal materasso è un’esca per tutti i mostri che non esistono e una via d’uscita per quelli che stanno dentro di noi.
Ogni volta conto quanti secondi riesco a resistere prima di ritirarla su, prima che l’inquietudine mi divori lo stomaco. È ridicolo e inevitabile.
Con la mano giù dal materasso ho di nuovo sei anni. Sfido le ombre, perdo, e loro – ogni volta – mi lasciano andare. Torno sulla mia nave, mi sistemo lontano dai bordi e finalmente riesco a prendere sonno. Non importa quanta afa ci sia.
È strano come questo e un lenzuolo tirato sui piedi a proteggerti bastino per scacciare gli incubi.
vivopositiva ha detto:
Maiii, maiiii dormire con i piedi scoperti! Che paura paurissima! :-D
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Giorgia Penzo ha detto:
Ahahah XD
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ilmotard ha detto:
Capisco perfettamente le sensazioni descritte, questo è il motivo per cui mi guardo bene dal portare qualsiasi parte del corpo fuori dai confini del materasso… (potrebbe essere il titolo di un libro “oltre i confini”) lasciami passare l’amenità è complimenti, il tuo pensiero scorre impetuoso tra le sponde segnate dalle parole, mi piace molto come e cosa scrivi… besos
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Giorgia Penzo ha detto:
Grazie mille! Buona giornata :)
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stojko1480 ha detto:
Sempre bello leggerti :)
Se le ombre ti restituicono a noi evidentemente non son poi cosi malevole no? :)
Magari prova a conviverci invece di tentare di scacciarle a malo modo :)
In alternativa.. compra un condizionatore :D
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Giorgia Penzo ha detto:
Grazie!
Io e le ombre siamo amiche ormai :D
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Zarat ha detto:
Anche questo vivo!
Incredibile
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Giorgia Penzo ha detto:
:D
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AleB. ha detto:
Da bambina quando mi svegliavo di notte perché avevo avuto un incubo, mi mettevo su un fianco con il volto rivolto verso al muro. Difatti la cosa mi tranquillizzava, perché sapevo che se avessi aperto gli occhi di notte avrei visto solo la parete e non qualche mostro che mi stava aspettando dall’altra parte del letto. Anche adesso se dormo staccata dal muro, provo una certa sensazione di disagio e non riesco a prendere sonno tranquillamente
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Giorgia Penzo ha detto:
Anche io da bambina dormivo a fianco del muro! Mi rilassava tantissimo *_____*
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