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amicizia, blog, libro, nostalgia, occasioni, ognigiornocomeilprimogiorno, passato, Pensieri, petra, scuola
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Alle scuole elementari avevo una migliore amica. Eravamo inseparabili, vivevamo in simbiosi dalla prima all’ultima campanella, quella che ci rispediva a casa con la promessa che ci saremmo riviste il mattino dopo. Sul palmo della mia mano avevo il solco del suo. Credevo saremmo rimaste legate per sempre. Quando si è piccoli è così che funziona, è un attimo illudersi che le cose belle durino in eterno.
Durante i pomeriggi che passavo da lei, dopo la merenda ci sdraiavamo sul suo letto a fantasticare su quello che avremmo fatto in futuro, insieme. Ci scambiavamo foto, sogni, confidenze. Progettavamo nei minimi dettagli eventi che avrebbero impiegato anni per realizzarsi. Non c’era motivo per pensare che non sarebbe stato così.
Poi un giorno – semplicemente – ci siamo lasciate andare. Non ricordo quando, di preciso. Ma è successo. Strade diverse, gusti diversi, scelte diverse. Succede di separarsi senza volerlo davvero, e di non fare niente per evitarlo. Poi capita di ripensarci e di chiedersi come sarebbe andata la nostra vita se avessimo scelto di tenerlo ben stretto, quel nodo. → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno
Anche io ricordo l’amica del cuore delle elementari (e ho un bel po’ di anni in più di te), anzi erano due. Ogni tanto ci ripenso, chissà dove sono e cosa fanno ora. Così è stato durante la scuola media. Forse tutto è stato una preparazione per incontrare Sibilla, da molti anni ormai fantastichiamo assieme
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Anch’io ho storie, due, di addii, Carlo e Francesco. Chissà che fine hanno fatto…
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Mi sembra di avertelo dettato io, quanto mi rispecchia! Avevo un’amica uguale alle elementari, e pensare che ora non ci salutiamo nemmeno… ci si perde, è inevitabile a volte, evitabile altre volte ma nessuno ha voglia o coraggio per farlo…
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