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Archivi tag: natura

Tra 1,1 miliardi di anni

17 martedì Mar 2020

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri

≈ 4 commenti

Tag

futuro, natura, Pensieri, pianeta, quarantena, restiamo a casa, terra

Tra 1,1 miliardi di anni cambierà tutto.
Il nostro più grande alleato si trasformerà in un nemico implacabile. La luminosità del Sole salirà; sarà il 10% più intensa di quella attuale e la temperatura media della superficie globale raggiungerà i 47°C. L’atmosfera diventerà una serra umida. Gli oceani spariranno. Il pianeta diventerà un deserto arido, senza più vita. È inevitabile. E tremendamente triste.
Perderemo tutto. Tutto quello che ora diamo per scontato, quello che più ci manca durante questa quarantena necessaria: il vento dolce, l’aria fresca del mattino, il profumo della primavera. E poi il rumore degli insetti nelle sere d’estate, la risacca delle onde, la sabbia bagnata sotto i piedi, la melodia della pioggia, la neve che tutti – almeno una volta – abbiamo assaggiato. Tutto quello che insieme abbiamo costruito, tutto quello che non potrà essere trasportato altrove – se mai lo troveremo, un altrove – sarà cancellato. Polvere nello spazio. Ricordi, nient’altro.

La Terra, la nostra bellissima casa. Ci pensate?
Rimandiamo i ricordi il più a lungo possibile. Proteggiamola il più a lungo possibile.

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Gli animali fantastici: dove trovarli

25 venerdì Mar 2016

Posted by Giorgia Penzo in Arte ~ Cultura

≈ 50 commenti

Tag

animali, animali fantastici, art, arte, bellezza, Ellen Jewett, fantasia, fantasy, harry potter, natura, scultura

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No, no, aspettate un secondo: oggi non voglio parlarvi del famoso libro di J. K. Rowling – l’autrice del maghetto Harry Potter – e del suo adattamento cinematografico, ma delle creature che abitano la mente di Ellen Jewett, che prendono forma sotto le sue dita e che sembrano uscite da una foresta fatata.
Partiamo per un mondo incantato, vi va? :)

1471090_625834864143347_71559055_n Alberi e animali sono sempre stati la superficie su cui gli esseri umani hanno inciso le fondamenta della propria cultura, sostentamento e l’identità. Le sculture di Ellen si rifanno alla passione dell’artista per il regno animale e vegetale anche se strizzano l’occhio ai sogni e all’immaginazione più magica. Alcune – addirittura – sembrano le personificazioni delle stagioni: palchi di ghiaccio, corna floreali, code di boccioli.

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10171727_689470087779824_6917480363638184003_nOgni forma tridimensionale è costruita a mano sovrapponendo diversi strati di materiale gli uni sugli altri in modo da formare un accumulo di minuscoli componenti.
Molti di questi componenti sono rappresentazioni microcosmiche di piante, animali e oggetti, talvolta fusi insieme. Alcuni sono semplicemente belli, altri grotteschi. La singolarità di ogni scultura è la somma totale delle sue piccole strutture narrative.

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Ellen gioca con la forza di gravità – come se la fauna che ricrea non avesse peso – con le proporzioni, con le rifiniture.
Sui manti delle volpi che paiono nate da un fiocco di neve – ma anche sopra quelli di rinoceronti, tartarughe e lupi – abbondano i colpi di pennello e le impronte digitali dell’artista stessa.
Ogni dettaglio modellato con precisione certosina in realtà è ottenuto da piccoli istanti di caos. All’interno di questo serraglio etereo vengono esplorati temi come la bellezza naturale, la curiosità, il colonialismo, l’addomesticamento, la morte, la crescita, la visibilità e l’essere selvatico.

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L’artista non utilizza argilla, vernici, smalti e altri additivi che possono essere tossici. La scelta etica di Ellen inevitabilmente esclude la maggior parte di ciò che è comunemente disponibile in commercio; per ovviare al problema si è vista costretta a sperimentare ed esplorare fino a trovare il giusto connubio tra invenzione e materiale naturale.
Tutto ciò le ha permesso di realizzare opere meravigliose che non solo parlano della natura ma che ne fanno addirittura parte, talmente curate da farci riflettere sul fatto che – forse – in un altra realtà, questi animali leggendari esistono davvero.

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L’arte nell’abbraccio tra una cornice e un tronco d’albero

01 martedì Set 2015

Posted by Giorgia Penzo in Arte ~ Cultura

≈ 32 commenti

Tag

arte, bellezza, cornici, Darryl Cox, natura

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Quando c’è di mezzo una cornice è logico pensare che l’arte stia soprattutto nella tela che essa racchiude. Ma questo principio non vale quando si parla delle opere di Darryl Cox.
Darryl è un visionario e un surrealista. Con i suoi lavori spezza la consuetudine che la cornice sia il limite del quadro, la sua fine nello spazio, e – anzi – la ribattezza come suo punto d’origine.
A volte – dice lui nella biografia del suo sito ufficiale – ignora completamente le convenzioni e i preconcetti artistici quando si appresta a modellare un pezzo. Attinge ispirazione da materiali umili e crea, tutto qui. Gode della possibilità illimitata di sperimentare e si lascia guidare dalle emozioni, come quando si mette tra le mani di bambino un pezzo di creta. Non si sa cosa ne verrà fuori.

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Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

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Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

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La sua vita è un’altalena tra lo scovare le cornici più particolari e uniche (alcune hanno addirittura più di un secolo) e trascorrere giornate nella foresta del Central Oregon alla ricerca del pezzo di ramo o di tronco giusto da fondere col telaio: Central Oregon Manzanita, Juniper, Aspen, Willamette Valley Filbert e California Grapevine sono alcuni dei suoi legni preferiti.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Ogni progetto prevede la lavorazione del legno, la pittura e un po’ di scultura. Spesso applica materiali usurati dal tempo e dunque carichi di memorie come ottone, ferro, bronzo, cuoio e vetro. Dedica ore a modellare una cornice, in modo da unire l’elemento naturale a quello artificiale.
I suoi pezzi d’arte sono unici, onirici, fantasiosi, nostalgici.

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Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Non si può rimanere impassibili davanti a questi capolavori.
Anche se le sue opere regalano emozioni diverse, l’obiettivo (e la speranza) di Darryl è che l’osservatore riesca a contemplarne il loro significato nascosto e trarne un momento di serena tranquillità.

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Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

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Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

Darryl ci narra una storia fatta di cornici e tronchi che, insieme, raccontano di rimando il loro creatore. Sono allo stesso tempo cicatrici e ornamenti, ed è come se ognuna di esse avesse sussurrato a Darryl che forma darle.
“Quando inizio a lavorare con loro, cominciano a evolvere” ci spiega. “E non posso fare a meno di vedere un po’ di personalità emergere in loro“.
Ogni creazione di Darryl, infatti, ha un nome. E si sa, dietro a un singolo nome si nascondono migliaia di segreti…

Photo by ©2015 Fusion Frames NW, Bend, Oregon. Darryl Cox, JR. All rights reserved.

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Giorgia Penzo, emiliana, ha l'anima un po' incastrata nel passato. Ama il cinema, la mitologia e scappare a Parigi alla prima occasione. È autrice di "Ogni giorno come il primo giorno" (Editrice Nord) e "Il custode di Elias" (Il Battello a Vapore).

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