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amore, buonanotte, insonnia, nostalgia, notte, Pensieri, ricchezze, solocosebelle
Non sottovalutate mai il lusso di poter dormire ogni notte insieme alla persona che amate.
03 lunedì Lug 2017
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amore, buonanotte, insonnia, nostalgia, notte, Pensieri, ricchezze, solocosebelle
Non sottovalutate mai il lusso di poter dormire ogni notte insieme alla persona che amate.
04 lunedì Lug 2016
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Ogni tanto ci provo.
È una tentazione che nasce nelle notti più torride, quelle dove il ventilatore puntato addosso muove solo aria calda; quelle dove i dubbi e le incertezze che di giorno se ne stanno rinchiusi, poi ti ballano in testa fino all’alba.
Mi rigiro una, due, tre volte. Trovo una posizione che dopo qualche minuto si rivela la più scomoda mai tentata. Allora lo faccio.
Allungo una mano verso il bordo del letto alla ricerca di un po’ di frescura. La lascio scivolare sul coprimaterasso, temporeggio. Stacco piano piano le dita dalla parete morbida, le lascio penzolare nel vuoto; il pollice è l’ultimo. Poi tocca al palmo, infine al polso. È fatta. La sensazione di disagio è istantanea: entra dai polpastrelli, si arrampica lungo le falangi. Nel buio, la mano giù dal materasso sembra quasi un invito, e in quell’abisso stretto tra letto e comodino non c’è nulla a cui aggrapparsi.
La mano giù dal materasso è un’esca per tutti i mostri che non esistono e una via d’uscita per quelli che stanno dentro di noi.
Ogni volta conto quanti secondi riesco a resistere prima di ritirarla su, prima che l’inquietudine mi divori lo stomaco. È ridicolo e inevitabile.
Con la mano giù dal materasso ho di nuovo sei anni. Sfido le ombre, perdo, e loro – ogni volta – mi lasciano andare. Torno sulla mia nave, mi sistemo lontano dai bordi e finalmente riesco a prendere sonno. Non importa quanta afa ci sia.
È strano come questo e un lenzuolo tirato sui piedi a proteggerti bastino per scacciare gli incubi.
16 domenica Ago 2015
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in03 mercoledì Giu 2015
Tag
antica roma, cesare, fori imperiali, notte, piero angela, Roma, storia, viaggi
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Ci sono viaggi che si possono fare soltanto nel cuore della notte. Uno di questi è l’archeoshow curato da Piero Angela e Paco Lanciano, un tour che ci porta a riscoprire in modo inedito alcuni luoghi di quella che fu la capitale del mondo conosciuto.
Viaggi nell’Antica Roma propone due percorsi e narra due storie. Nel mio ultimo soggiorno nella capitale ho avuto la fortuna di partecipare a quello nel Foro di Cesare, nei pressi dell’imponente Colonna Traiana. L’orologio segnava le ore 23.20. :)
In questo allestimento rievocativo, si attraversa il Foro di Traiano su una passerella appositamente realizzata e si percorre la galleria sotterranea dei Fori Imperiali, aperta per la prima volta dalla fine degli scavi del secolo scorso, raggiungendo il Foro di Cesare.
Si cammina direttamente all’interno del Foro, tra i marmi rimasti mentre sistemi audio con cuffie, luci, ricostruzioni grafiche e filmati fanno rivivere quei luoghi come erano 2000 anni fa. A dir poco suggestivo.
All’inizio della visita si attraversa un tunnel sotto il viale dei Fori Imperiali e si vedono proiettati i filmati originali dei lavori di demolizione e restauro avvenuti negli anni ’30, quando fu deciso di riportare alla luce l’intera area dei fori.
Usciti dalla galleria sotterranea, la voce di Piero Angela ci accompagna in una passeggiata dell’enorme Piazza del Foro che all’epoca era circondata da grandiosi colonnati e dominata dal maestoso tempio di Venere Genitrice.
Tra i colonnati rimasti, riappaiono le taberne del tempo e i graffiti di una scuola romana, con i primi versi dell’Eneide.
La visita rievoca il ruolo del foro nella vita dei romani ma anche la figura di Giulio Cesare. Per realizzare questa grande opera, Cesare dovette espropriare e demolire un intero quartiere con un costo complessivo di 100 milioni di aurei (l’equivalente di circa 300 milioni di Euro). E volle anche che, proprio accanto al suo Foro, fosse costruita la nuova sede del Senato romano, la Curia. Un edificio che ancora esiste e che, attraverso una ricostruzione virtuale, si può rivedere come appariva all’epoca.
Il buio morbido e la bellezza delle rovine ci danno un ultimo abbraccio sulla passerella che ci riporta nel mondo moderno. I gatti di casa nei Fori miagolano mentre dalla notte di alza un venticello frizzante.
La voce di Piero Angela fa calare il sipario su questa magica passeggiata e ci lascia con un ultimo pensiero: una congiura di senatori uccise Giulio Cesare nelle Idi di Marzo del 44 a.C. Era un uomo intelligente e ambizioso, idolatrato da alcuni, odiato e temuto da altri. La storia ce l’ha consegnato come un grande personaggio del suo tempo e i Fori da lui tanto voluti ne testimoniano la grandezza. Non avrebbe mai potuto immaginarne le evoluzioni, né che sarebbero arrivati fino a noi con un carico inestimabile di arte e sapere.
Il suo corpo venne innalzato su una pira funeraria che bruciò per due giorni; le sue ceneri si dispersero nei Fori e lì tuttora riposano. Ma nonostante siano passati millenni, Cesare non è stato dimenticato. E così molto spesso accade che, nel luogo dove venne cremato, qualcuno – ancora oggi – vi deponga un fiore.
05 domenica Apr 2015
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inDi notte le idee sono troppe, quelle buone troppo poche.
Allora ti riempi la testa di buoni propositi per il giorno seguente, per farle tacere.
Ma appena ti corichi, si rovesciano sul cuscino. E si perdono.