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Archivi tag: ognigiornocomeilprimogiorno

Ogni giorno come il primo giorno #20

24 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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blog, libro, matematica, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, scuola, studiare, vita

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Sveglia alle sei. 
Posponi. 
Sveglia alle sei e dieci. 
Posponi. 
Sveglia alle sei e venti. 
Ci rinuncio, e mentre la spengo provo ad accendermi: doccia fredda, colazione leggera, trucco leggero, felpa larga che oggi le prime due ore c’è la verifica di matematica e ho bisogno di sentirmi al sicuro. 
Raggiungo l’autobus di corsa, quasi lo perdo, salgo, riprendo fiato, combatto per un posto a sedere, vinco, accendo la musica, spingo la mente alla deriva, sguardo oltre il mio riflesso sul finestrino, zaino stretto in grembo con tutto il mio mondo dentro mentre gli altri nei posti vicini copiano i compiti. Il percorso che ho imparato a conoscere, che è sempre uguale, è diverso ogni mattina: dipende dal tempo, dalle stagioni, dalla data sul calendario. La canzone giusta, la vita sbagliata, la voglia di cambiarla mentre inciampo nel ritornello. Ricordi inestimabili di viaggi troppo brevi. 
Si torna alla realtà: scendo, mi incammino verso il cortile del polo scolastico, suona la campanella, non posso spegnere finché la mia traccia preferita non finisce, aspetto, aspetto ancora, non c’è più tempo. Mi dirigo in classe, tolgo la giacca, addosso mi tengo solo la voglia di non essere lì. Matematica è il mio incubo, lo scoglio sul quale continuo a frantumarmi. Non sono brava con i numeri. Non sono brava a fare i conti. Non seguo la logica, mi butto, non ragiono. Vado d’istinto. Io e la matematica non parliamo la stessa lingua, né a scuola né fuori. Né ora né mai… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #19

20 venerdì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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Tag

blog, desideri, famiglia, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, vita

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Vorrei appendere a un ramo tutti i miei desideri, farli dondolare al vento, seccare al sole, tritarli così finemente da trasformarli in polvere di fata e provare a volare. Volare via, lontano da qui. Ma ho mille zavorre ai piedi: la scuola, il futuro incerto, l’amore incerto, le amicizie che non iniziano nemmeno, una famiglia impeccabile stanca di aspettare che io diventi qualcuno. Ho occhi e dita puntati addosso, e lingue taglienti dietro le spalle. É così difficile non deludere mai le aspettative. Ma come fate voi? Come si fa a vivere dovendo accontentare tutti? Cloe ha ragione. Si fa fatica a tenere il ritmo. Sì, vorrei volare via, lontano da qui. Come le farfalle che si spostano cullate dal vento. Che ne sanno le farfalle degli uragani? E di quello che succede nello stomaco delle persone? A loro di certo non importa. Le farfalle cavalcano l’aria per pochi giorni appena, poi cadono. Ma in quella manciata d’ore sono padrone del loro destino… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #18

17 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

≈ 2 commenti

Tag

allergia, amore, blog, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, polline, primavera

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Ecco perché la primavera non è la mia stagione preferita.
Quello che c’è scritto sulla confezione: “Questo antistaminico potrebbe causare sonnolenza”. 
Quello che leggo io: “Ehi, ciao umana! Hai sonno? Bene. Te ne farò venire molto di più. Metti la sveglia. Mettine un’altra. Ti bruciano gli occhi per l’allergia, eh? Prendimi, che te la faccio rimpiangere. Non te li faccio tenere aperti per più di cinque minuti di fila. Vorresti concentrarti e studiare ma quello che desideri è rimetterti sotto le coperte. Ma non puoi. Devi uscire. Cos’è, ti fai fermare da due fiorellini? Prendimi, che ti faccio diventare più rincoglionita di un orso appena uscito dal letargo. Conosco quello sguardo. Stai pensando di convertirti all’omeopatia. Sai che non funziona, non fare la stupida. Hai bisogno di roba chimica. Ecco, da brava. Ti spiego il concetto: se non mi prendi, là fuori sei morta. Se mi prendi, ogni spigolo da qua a stasera ti sembrerà più confortevole di un letto del Four Seasons. In ogni caso sei fregata. Bella la primavera, eh? → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #17

13 venerdì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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Tag

amore, blog, destino, famiglia, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, sogni, sorella

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«Stanotte ho fatto un sogno.» 
«Uno bello, Cloe?» 
«Non saprei. C’eravamo noi. Tu eri davanti a me, io ti tenevo la mano. A un certo punto l’hai lasciata, sei corsa via, mi hai fatto cenno di seguirti. Ti sei anche fermata ad aspettarmi, ma io non mi sono mossa. Ti ho salutato da lontano, ci siamo guardate negli occhi, ti ho sorriso. Tu senza di me non volevi proseguire, ma dovevi.»
«E alla fine?» 
«Alla fine ti sei seduta sull’erba.»
«E sono andata via?» 
«No, sei rimasta là finché non mi sono svegliata.» 
«Perché io non vado da nessuna parte senza di te.»
«Me lo prometti?» 
«Che non ti lascerò mai?» 
«Che mi proteggerai.»
«Da tutti quanti, da tutto il mondo. È il compito di ogni sorella maggiore.» 
«Lo sai che ho bisogno di te, Petra». 
«Di cosa hai paura?» 
→ continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #16

10 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

≈ 3 commenti

Tag

amicizia, blog, libro, nostalgia, occasioni, ognigiornocomeilprimogiorno, passato, Pensieri, petra, scuola

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Alle scuole elementari avevo una migliore amica. Eravamo inseparabili, vivevamo in simbiosi dalla prima all’ultima campanella, quella che ci rispediva a casa con la promessa che ci saremmo riviste il mattino dopo. Sul palmo della mia mano avevo il solco del suo. Credevo saremmo rimaste legate per sempre. Quando si è piccoli è così che funziona, è un attimo illudersi che le cose belle durino in eterno.
Durante i pomeriggi che passavo da lei, dopo la merenda ci sdraiavamo sul suo letto a fantasticare su quello che avremmo fatto in futuro, insieme. Ci scambiavamo foto, sogni, confidenze. Progettavamo nei minimi dettagli eventi che avrebbero impiegato anni per realizzarsi. Non c’era motivo per pensare che non sarebbe stato così.
Poi un giorno – semplicemente – ci siamo lasciate andare. Non ricordo quando, di preciso. Ma è successo. Strade diverse, gusti diversi, scelte diverse. Succede di separarsi senza volerlo davvero, e di non fare niente per evitarlo. Poi capita di ripensarci e di chiedersi come sarebbe andata la nostra vita se avessimo scelto di tenerlo ben stretto, quel nodo. 
→ continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

 

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Giorgia Penzo, emiliana, ha l'anima un po' incastrata nel passato. Ama il cinema, la mitologia e scappare a Parigi alla prima occasione. È autrice di "Ogni giorno come il primo giorno" (Editrice Nord) e "Il custode di Elias" (Il Battello a Vapore).

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