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Gio.✎

~ Avete presente quegli scomodi abiti vittoriani? Ecco. Io non vorrei indossare altro.

Gio.✎

Archivi tag: petra

Ogni giorno come il primo giorno #27

28 lunedì Mag 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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diario, maturità, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, romanzo, scuola

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Dicono che la maturità non si possa scordare; dicono che il ricordo ti perseguita per anni, e ritrovarsi sui banchi per ridare l’esame sia l’incubo ricorrente della maggior parte degli adulti. Mi piacerebbe sapere com’è svegliarsi dall’agitazione nel cuore della notte, accorgersi che ormai è acqua passata e tirare un sospiro di sollievo. Ma è un privilegio dei maturi… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #26

21 lunedì Mag 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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amicizia, diario, friendship, migliore amica, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, romanzo

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Sono la tua migliore amica. Non esistono mari abbastanza vasti per separarci, né biglietti aerei troppo costosi. Potremmo rivederci dopo anni e accorgerci che è come se fosse passata una manciata di giorni. Non c’è niente che non possiamo fare insieme, niente che non possiamo superare. Rassegnati. Ti voglio bene. Certe amicizie esistono prima che le persone si incontrino… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #25

15 martedì Mag 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

≈ 3 commenti

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diario, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, problemi, romanzo, tattoo, tatuaggi

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Mai domandare a qualcuno il significato del proprio tatuaggio: il più delle volte mentirebbe.
Se un disegno non è soltanto un vezzo estetico, ma lo specchio su un oceano di memorie e sentimenti; o quando i tratti scuri delimitano i confini di un pezzo di vita, chiedere diventa invadente.
La fenice è quello che mi auspico di diventare. Per ora sono soltanto un mucchio di cenere. Non so se verrò spazzata via dal vento, oppure se sarò la culla di una nuova me stessa. Sarà il mio terzo tatuaggio, ancora una volta sulla schiena. È lì che metto i problemi…
 → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #24

11 venerdì Mag 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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amore, diario, famiglia, festa della mamma, mamma, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, romanzo

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Per tutte quelle volte che non ti do retta e tu hai la pazienza di aspettare che ti ascolti; per tutte le volte che litighiamo e poi facciamo pace con uno sguardo che vale più di ogni parola; per tutte le volte che non riusciamo a comprenderci, a convivere, a sopportare i difetti dell’altra; per il profumo dei tuoi vestiti che si sprigiona aprendo l’armadio; per le tue torte che nascono la notte quando non riesci a dormire; per il ricordo delle tue mani morbide che mi fanno le trecce ai capelli, da bambina; per il giorno in cui, dopo aver portato a casa quel fagotto rosa dall’ospedale, mi ha sussurrato: «Adesso sei la sorella maggiore»; per tutte le volte in cui me lo hai ripetuto per spronarmi a essere più responsabile; per tutti i tuoi «no» che, come dici tu, prima o poi comprenderò; per il tuo sorriso, difficile da conquistare; per ogni dettaglio di te che è in me; per tutto questo e per le altre mille cose che dimentico di elencare, che non riesco a confessarti o che per orgoglio non posso ammettere: ti scrivo grazie, qui. Un grazie che non ha confini. Non so se lo leggerai mai, se te ne accorgerai mai. Auguri, mamma. È la tua festa.  → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #23

08 martedì Mag 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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amore, diario, famiglia, mamma, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, romanzo

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Français | English | Español | Deutsch

Ricordo ancora quanto le estati erano magiche; quando ogni giugno, durante l’ultimo giorno di scuola, raccontavo alle maestre ciò che sarebbe successo da lì a pochi giorni. Ricordo il cuore gonfio della felicità più autentica. Dormire con mamma durante le vacanze estive in campeggio era la mia avventura; la tenda si trasformava in un covo segreto che potevamo spartire noi due soltanto. Aspettavo i bagni sulla secca, i castelli di sabbia, le festicciole con i vicini di piazzola. Ma più di ogni altra cosa attendevo il momento in cui io e mia madre saremmo rimaste da sole tra quattro mura di stoffa impermeabile. La smania era così incontenibile che la notte della partenza non dormivo mai. Ero una bambina drogata di amore promesso.
Sotto la volta stellata addolcita dalla melodia delle onde, non mancava mai una storia letta alla luce della torcia. Prima di addormentarci insieme al suono degli insetti notturni, mamma mi faceva notare quanto fossimo uguali. Ogni sera elencava quello che condividevamo: il colore degli occhi, i capelli fini, la voglia color caffelatte sul polpaccio destro… era la mia ninna nanna. Per anni ne sono stata orgogliosa; per altrettanti, poi, ho odiato ogni dettaglio anatomico che mi riconducesse a lei… 
→ continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #22

02 mercoledì Mag 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

≈ 2 commenti

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amore, diario, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, romanzo

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L’amore è una cosa strana. Donne e uomini sono disposti a buttare via le certezze di una vita per un singolo, infinito istante d’incertezza tra le braccia di qualcun altro. E più questo qualcuno è quello sbagliato, più l’incertezza mette i brividi, e più il cuore prende il largo. Amare non equivale a essere innamorati. Innamorarsi significa pensare di non poter più fare a meno di una persona. Amare è averne l’assoluta convinzione. Uno è la tempesta, l’altro la quiete. Mi sono persa nella bufera parecchie volte senza trovare riparo, per colpa di tipi improbabili che mai mi sarei immaginata mi potessero piacere. Quelli con cui battibecchi, che ti prendono in giro, con i quali non hai niente in comune – oppure tutto, troppo – e quelli che non sanno nemmeno che esisti. Petto in tumulto, bocca secca e sguardo sognante per un tizio che non ti nota. Un classico. Non riesci a parlargli né a guardarlo, anche se in realtà è tutto ciò che desideri. Quando si avvicina abbassi lo sguardo; per non incrociarlo cambi strada; e se per colpa di un moto di coraggio riesci a balbettargli un “ciao” e lui ti risponde, non pensi ad altro per giorni; ti perdi in fantasticherie che neanche uno sceneggiatore di serie tv potrebbe inventarsi, e tutto sembra perfetto. Usi un account Twitter nemmeno lontanamente riconducibile a te, e cominci a scrivere di getto: quello che ti è capitato, come ti senti quando lui è nel tuo spazio vitale, ogni singola emozione che nemmeno lo stomaco riesce più a contenere, cosa vorresti che succedesse nell’immediato futuro. Butti tutto fuori per paura che possa esploderti dentro e farti ancora più male. Qualcuno prova a darti qualche suggerimento che non riuscirai a seguire perché sei troppo timida, troppo impacciata, troppo incasinata, troppo tu. Ciò nonostante, succede che a volte credi che andrà bene. Poi realizzi di essere invisibile. Per lui, per tutti. → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #21

27 venerdì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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amore, diario, ogni giorno come il primo giorno, Pensieri, petra, romanzo, vita

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Ho un debole per le cose impossibili, gli amori sbagliati, i sogni irrealizzabili, le cause perse e i treni che non passano più. La puntualità non è il mio forte, soprattutto quando c’è il cuore di mezzo. Per una volta vorrei arrivare in tempo, non incasinarmi con le parole, fare la battuta giusta al momento giusto, farti ridere – dio, quanto adoro il tuo sorriso – eppure non sai nemmeno che esisto. Odio quando i sentimenti mi sfuggono di mano, quasi fossero fatti di neve. Soffice, brillante, fragile. Già. La vedo stretta nei miei pugni. Quanto mi spaventa. Neve che aspetta solo il tuo contatto fortuito, che lotta per respingere quel calore, che alla fine si arrende, che lo accetta per diventare acqua, per scappare via. Odio invaghirmi a vanvera, tenermi tutto dentro per paura di inciampare, inciampare nei tuoi occhi, e alzare bandiera bianca ancor prima di iniziare a combattere. Vorrei che fossi attratto dai miei difetti, almeno uno. Guardami: hai l’imbarazzo della scelta. In classe sbirci fuori dalla finestra dal lato opposto al mio, siedi nel banco opposto al mio, e quando esci prendi la strada opposta alla mia. Quanto vorrei che fossimo dalla stessa parte, invece. Che andassimo nella stessa direzione. Quella di chi non sa dove andare, ma lo fa insieme… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #20

24 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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blog, libro, matematica, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, scuola, studiare, vita

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Sveglia alle sei. 
Posponi. 
Sveglia alle sei e dieci. 
Posponi. 
Sveglia alle sei e venti. 
Ci rinuncio, e mentre la spengo provo ad accendermi: doccia fredda, colazione leggera, trucco leggero, felpa larga che oggi le prime due ore c’è la verifica di matematica e ho bisogno di sentirmi al sicuro. 
Raggiungo l’autobus di corsa, quasi lo perdo, salgo, riprendo fiato, combatto per un posto a sedere, vinco, accendo la musica, spingo la mente alla deriva, sguardo oltre il mio riflesso sul finestrino, zaino stretto in grembo con tutto il mio mondo dentro mentre gli altri nei posti vicini copiano i compiti. Il percorso che ho imparato a conoscere, che è sempre uguale, è diverso ogni mattina: dipende dal tempo, dalle stagioni, dalla data sul calendario. La canzone giusta, la vita sbagliata, la voglia di cambiarla mentre inciampo nel ritornello. Ricordi inestimabili di viaggi troppo brevi. 
Si torna alla realtà: scendo, mi incammino verso il cortile del polo scolastico, suona la campanella, non posso spegnere finché la mia traccia preferita non finisce, aspetto, aspetto ancora, non c’è più tempo. Mi dirigo in classe, tolgo la giacca, addosso mi tengo solo la voglia di non essere lì. Matematica è il mio incubo, lo scoglio sul quale continuo a frantumarmi. Non sono brava con i numeri. Non sono brava a fare i conti. Non seguo la logica, mi butto, non ragiono. Vado d’istinto. Io e la matematica non parliamo la stessa lingua, né a scuola né fuori. Né ora né mai… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #19

20 venerdì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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blog, desideri, famiglia, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, vita

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Vorrei appendere a un ramo tutti i miei desideri, farli dondolare al vento, seccare al sole, tritarli così finemente da trasformarli in polvere di fata e provare a volare. Volare via, lontano da qui. Ma ho mille zavorre ai piedi: la scuola, il futuro incerto, l’amore incerto, le amicizie che non iniziano nemmeno, una famiglia impeccabile stanca di aspettare che io diventi qualcuno. Ho occhi e dita puntati addosso, e lingue taglienti dietro le spalle. É così difficile non deludere mai le aspettative. Ma come fate voi? Come si fa a vivere dovendo accontentare tutti? Cloe ha ragione. Si fa fatica a tenere il ritmo. Sì, vorrei volare via, lontano da qui. Come le farfalle che si spostano cullate dal vento. Che ne sanno le farfalle degli uragani? E di quello che succede nello stomaco delle persone? A loro di certo non importa. Le farfalle cavalcano l’aria per pochi giorni appena, poi cadono. Ma in quella manciata d’ore sono padrone del loro destino… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #18

17 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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allergia, amore, blog, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, polline, primavera

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Ecco perché la primavera non è la mia stagione preferita.
Quello che c’è scritto sulla confezione: “Questo antistaminico potrebbe causare sonnolenza”. 
Quello che leggo io: “Ehi, ciao umana! Hai sonno? Bene. Te ne farò venire molto di più. Metti la sveglia. Mettine un’altra. Ti bruciano gli occhi per l’allergia, eh? Prendimi, che te la faccio rimpiangere. Non te li faccio tenere aperti per più di cinque minuti di fila. Vorresti concentrarti e studiare ma quello che desideri è rimetterti sotto le coperte. Ma non puoi. Devi uscire. Cos’è, ti fai fermare da due fiorellini? Prendimi, che ti faccio diventare più rincoglionita di un orso appena uscito dal letargo. Conosco quello sguardo. Stai pensando di convertirti all’omeopatia. Sai che non funziona, non fare la stupida. Hai bisogno di roba chimica. Ecco, da brava. Ti spiego il concetto: se non mi prendi, là fuori sei morta. Se mi prendi, ogni spigolo da qua a stasera ti sembrerà più confortevole di un letto del Four Seasons. In ogni caso sei fregata. Bella la primavera, eh? → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #17

13 venerdì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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amore, blog, destino, famiglia, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra, sogni, sorella

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«Stanotte ho fatto un sogno.» 
«Uno bello, Cloe?» 
«Non saprei. C’eravamo noi. Tu eri davanti a me, io ti tenevo la mano. A un certo punto l’hai lasciata, sei corsa via, mi hai fatto cenno di seguirti. Ti sei anche fermata ad aspettarmi, ma io non mi sono mossa. Ti ho salutato da lontano, ci siamo guardate negli occhi, ti ho sorriso. Tu senza di me non volevi proseguire, ma dovevi.»
«E alla fine?» 
«Alla fine ti sei seduta sull’erba.»
«E sono andata via?» 
«No, sei rimasta là finché non mi sono svegliata.» 
«Perché io non vado da nessuna parte senza di te.»
«Me lo prometti?» 
«Che non ti lascerò mai?» 
«Che mi proteggerai.»
«Da tutti quanti, da tutto il mondo. È il compito di ogni sorella maggiore.» 
«Lo sai che ho bisogno di te, Petra». 
«Di cosa hai paura?» 
→ continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #16

10 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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amicizia, blog, libro, nostalgia, occasioni, ognigiornocomeilprimogiorno, passato, Pensieri, petra, scuola

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Alle scuole elementari avevo una migliore amica. Eravamo inseparabili, vivevamo in simbiosi dalla prima all’ultima campanella, quella che ci rispediva a casa con la promessa che ci saremmo riviste il mattino dopo. Sul palmo della mia mano avevo il solco del suo. Credevo saremmo rimaste legate per sempre. Quando si è piccoli è così che funziona, è un attimo illudersi che le cose belle durino in eterno.
Durante i pomeriggi che passavo da lei, dopo la merenda ci sdraiavamo sul suo letto a fantasticare su quello che avremmo fatto in futuro, insieme. Ci scambiavamo foto, sogni, confidenze. Progettavamo nei minimi dettagli eventi che avrebbero impiegato anni per realizzarsi. Non c’era motivo per pensare che non sarebbe stato così.
Poi un giorno – semplicemente – ci siamo lasciate andare. Non ricordo quando, di preciso. Ma è successo. Strade diverse, gusti diversi, scelte diverse. Succede di separarsi senza volerlo davvero, e di non fare niente per evitarlo. Poi capita di ripensarci e di chiedersi come sarebbe andata la nostra vita se avessimo scelto di tenerlo ben stretto, quel nodo. 
→ continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

 

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Ogni giorno come il primo giorno #15

06 venerdì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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blog, libro, nostalgia, occasioni, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra

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Volevo farmi un tatuaggio che mi ricordasse per sempre quella sensazione che avevo sentito crescermi dentro, ma non l’ho fatto, non era il momento. E ho rimandato.
Volevo tingermi i capelli di lilla per evadere dalla realtà che mi stava soffocando, ma non l’ho fatto, non era il momento. E ho rimandato ancora.
Volevo dirti che avrei voluto conoscerti, ma non l’ho fatto. Era il momento ma mi è mancato il coraggio. Ora è tardi. Non potrò mai più rimediare. 
Ti sei diplomato, non prendi più il mio stesso autobus. Non conosco niente di te se non il color miele dei tuoi occhi, il tuo broncio, il profumo inconfondibile di cui sapeva la tua sciarpa. Chissà cosa stai facendo adesso; se fai l’università, se hai trovato un lavoro o se ti sei preso un anno di pausa per decidere le tue priorità. Chissà che ne sarebbe stato di noi se quel giorno, seduta nel posto accanto al tuo, quando mi hai allungato uno dei tuoi auricolari da condividere, fossi stata meno timida. Chissà che ne sarebbe stato di noi se ti avessi proposto: «La prossima volta offro io». → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #14

03 martedì Apr 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

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Tag

amore, blog, famiglia, libro, love, ognigiornocomeilprimogiorno, Pensieri, petra

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«Petra, com’è quando ci si innamora?» mi ha domandato Cloe a bruciapelo.
«E a me lo chiedi?»
«E a chi, se no? Sei mia sorella.» 
«Abbiamo due anni di differenza. Cosa posso insegnarti?»
Mi ha sorriso. «Tutto quello che hai imparato in questi due anni.»
«Non ti sei mai innamorata, Cloe?»
«Mi piaceva un ragazzo, una volta. Ma non credo fosse vero amore.»
«Come lo sai?»
«Mancava qualcosa.»
«Mancava il riuscire a rimanere seduti uno accanto all’altra, in silenzio, per interi minuti senza imbarazzo? Mancava la felicità che ti divora quando ti accorgi che, in mezzo a tante, ha guardato proprio te? Quando appare il suo nome sul telefono? O quando lo vedi per caso un giorno che mai avresti pensato di incontrarlo?».
«Esatto! Dimmi tutto quello che…».
L’ho bloccata. «Posso dirti quello che tutti hanno detto a me: innamorarsi è una fregatura.»
E deve esserlo davvero. No, non ho nessuna dritta da dare a Cloe. Dopotutto, sono un pessimo esempio. Finisco sempre per prendermi una cotta per l’unica persona che non potrò mai avere. E benché ne sia consapevole, continuo a cascarci. Torturo il mio cuore nella cocciuta convinzione che si svegli, che si ribelli, che mi dica: “ehi, comincia a darti una regolata”. Ma che regolata. Sono quella che s’innamora dei personaggi dei libri, dei film e delle serie tv, e dei ragazzi incrociati sull’autobus. Datevela voi una regolata. Io sospiro per chi non mi considererà mai e per chi nemmeno esiste.
→ continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

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Ogni giorno come il primo giorno #13

30 venerdì Mar 2018

Posted by Giorgia Penzo in Pensieri, Romanzi

≈ 7 commenti

Tag

blog, buona pasqua, famiglia, libro, ognigiornocomeilprimogiorno, pasqua, Pensieri, petra, ricordi

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Français | English | Español | Deutsch

Non si è mai troppo grandi per un bacio sulla fronte, per guardare un cartone animato insieme alla propria sorella e ripeterne le battute a memoria, per farsi viziare dai nonni che ci trovano sempre troppo magri.
Non si è mai troppo grandi per credere nel lieto fine, per sognare di diventare qualcuno che non avremo mai il coraggio di essere, per parlare col proprio animale domestico, per fare indigestione di caramelle gommose, per tirarsi le palle di neve anche se dal cielo ne è caduto uno spruzzo soltanto.
Non si è mai troppo grandi per ricevere l’uovo di Pasqua, per romperlo con un colpo di karate, per quell’istante di stupore, per assemblare la sorpresa seguendo le istruzioni, per ascoltare ancora una volta il suono della carta argentata che lo avvolge. Quel guscio di cacao è uno scrigno di ricordi meravigliosi… → continua sulla pagina Facebook Ogni giorno come il primo giorno

Buona Pasqua a tutti! :)

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Giorgia Penzo, emiliana, ha l'anima un po' incastrata nel passato. Avete presente quegli scomodi abiti vittoriani? Ecco. Lei non vorrebbe indossare altro.
Ama il cinema, la mitologia, l’Art Nouveau, divorare biografie di personaggi storici femminili e scappare a Parigi alla prima occasione.

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