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Mentre ancora infuria la polemica su Starbucks in Italia dal 2018 e il giardino esotico con palme e banani (finanziato proprio dal marchio) in Piazza Duomo a Milano, io non potrei essere più felice. :D
A me il caffè non piace: né quello della catena americana, né quello patriottico in tazzina. Quindi, personalmente, nessun rancore né sfregio alla bandiera.
Eppure Starbucks mi garba. E parecchio, soprattutto nelle giornate fredde. Adoro i suoi biscotti al caramello, le torte generose, i locali confortevoli dove puoi stare quanto ti pare, le poltrone che diventano un rifugio e i tavolini un ufficio; ma più di tutto mi piace passeggiare con il bicchiere di cartone tiepido tra le mani riempito rigorosamente di tè o cioccolata. È una coccola, e sono contenta di non dover più espatriare per godermela ♡
C’è un’illustratrice giapponese, però, che probabilmente ama Starbucks più di me, tanto da rendere gli iconici bicchieri il cuore delle sue opere d’arte.
Tomoko Shintani utilizza “solo” un blocco da disegno, una penna nera Staedtler e le tazze “a portar via” con la famosa sirena a due code, che integra in modo armonioso nella composizione.
Il risultato è a dir poco suggestivo.
Il personaggio delle vignette – Tokomo – ricalca (quasi) il nome dall’artista stessa… o forse è proprio lei? :)
Una cosa è certa: la bellezza si amplifica nella semplicità.
E a voi piace il tipo di caffetteria proposta da Starbucks? Preferite i suoi prodotti più semplici o quelli più elaborati? Pensate che per l’inaugurazione italiana ne creeranno dei nuovi? Se vi va, raccontatemelo nei commenti! ☕